“Mio figlio già lo fa!”

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Anticipare le Tappe Psicomotorie è una cosa positiva?!

Mio figlio questo già lo sa fare perché lo stimolo molto!”

Lo sa già fare perché è forte e si diverte sennò non lo farebbe!” 

Quante volte vi è capitato di sentire queste affermazioni  confrontandovi con altri genitori?

E quanto è davvero positivo anticipare le tappe pscicomotore del nostro bambino? 

Ogni cosa riguardi i nostri figli è senza dubbio quello che ci rende più fieri e felici. E sembra che ciò che loro facciano, sia sempre la cosa più incredibile rispetto a quella fatta dagli altri. 

Tuttavia, un sano sviluppo psicomotorio non è una corsa nè una competizione a cui dover arrivare primi, ma nel giusto tempo. Per questa ragione ancora una volta, vogliamo porre l’attenzione su quanto sia davvero fondamentale conoscere le corrette tappe dello sviluppo psicomotorio dei nostri bimbi, perché solo così, noi genitori (i più attenti e validi osservatori), potremo essere in grado di accudire ed educare ancora meglio ed in modo adeguato, le nostre creature.

Lo sviluppo psicomotorio dei bambini è scandito in tappe regolari di circa 15 giorni ed hanno una grande responsabilità sul loro loro futuro.

Siamo abituati, probabilmente culturalmente, a sentire parlare molto più spesso di ritardo psicomotorio, ma in realtà a meritare la nostra attenzione è anche il verificarsi di una eventuale congrua precocità. 

Cosa succede al corpo del nostro bambino se vengono anticipate le tappe?

Per esempio mettere il neonato in piedi o seduti prima del tempo (un bambino sarà in grado di mettersi seduto da solo a 9 mesi ed in grado di camminare da solo tra gli 11-13 mesi),  è un’ anticipazione che potrebbe ledere all’apparato muscolo-scheletrico del bambino, che potrebbe per altro, portarsi avanti anche in età adulta. Piedi, gambe, schiena, anche se non sembra, non sono ancora pronti a sorreggere il peso di tutto il corpo. Inoltre questa precocità, potrebbe compromettere la fase del gattonamento che, come  ben sapete, è fondamentale sia per l’aspetto motorio che per lo sviluppo delle abilità cognitive e del linguaggio.

Ogni fase evolutiva è propedeutica a quella successiva e fondamentale per quel preciso momento. Ciò significa che ogni “gradino” raggiunto, serve da base e da supporto per salire adeguatamente quello successivo senza affaticarsi e/o stressarsi più del dovuto e senza rischiare di perdere “pezzetti” importanti.

Ecco che, ovviamente, ci sono bimbi abili a salirne due o tre alla volta di quei “gradini”, senza che avvenga  alcun danno. Lo sappiamo bene. 

Ciò che ci spinge a parlarne è meramente un aspetto preventivo ed oggettivo, ancora troppo spesso sottovalutato. 

È bene quindi, non essere proprio noi genitori ad alimentare l’anticiparsi di tappe psicomotorie limitando ad esempio, appigli per una eventuale precoce verticalizzazione, non assecondare o stimolare troppo il bambino, circondarlo di un ambiente domestico e di gioco a sua misura adatto a facilitare uno sviluppo psicomotorio sano. E quindi cercando semplicemente, di rallentare nel caso succeda, la sua precoce “corsa” verso l’autonomia. 

Infine è importante ricordare che lo sviluppo motorio va di pari passo con lo sviluppo cognitivo. Per cui se noti una eccessiva vivacità, irrequietezza, talvolta accompagnata da una possibile scarsa attenzione, sarebbe molto importante e consigliabile, un incontro valutativo con uno specialista dello sviluppo psicomotorio.  

E il tuo bimbo come si comporta? Se hai bisogno di ulteriori spunti, consigli, delucidazioni, non esitare a contattarci. La Prevenzione passa prima di tutto da una corretta Informazione.

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